“Invito tutti i master a leggere e commentare le riflessioni della Signora I. A. (riporto solo le iniziali per privacy) a proposito del Campionato Italiano Master e della definizione di “gara promozionale” data dalla FIC.

Chi, come me, ha più di 42 anni e ha potuto partecipare al primo Campionato Italiano Master del 2011, conosce già il mio pensiero al riguardo, quindi eviterò di ripetermi.

Sarebbe invece particolarmente interessante raccogliere i pareri di coloro che, in quel lontano 2011, erano ancora under 27.

Invito a scrivere Le Vostre le opinioni anche sulla nostra pagina Facebook, con la speranza che possano offrire un ulteriore contributo per chiarire il ruolo della categoria Master nel mondo del canottaggio italiano.

Paolo Caracciolo di Brienza


  • Esclusione dalle Classifiche Nazionali a Punteggio: Una delle differenze più significative, come esplicitato nell’Allegato “E” al Codice delle Regate che disciplina l’attività amatoriale e Master, è che la partecipazione e i risultati ottenuti nelle regate Master non contribuiscono all’acquisizione di punteggi per le classifiche nazionali ufficiali (come la classifica Montù). Queste classifiche sono il fulcro dell’attività agonistica ordinaria e determinano il prestigio e il ranking delle società a livello nazionale.
  • Finalità Promozionale e Amatoriale: Lo spirito della categoria Master è quello di incentivare la prosecuzione dell’attività remiera anche dopo la fine della carriera agonistica di alto livello e di avvicinare nuovi appassionati in età adulta. Il “Regolamento Organizzativo delle Regate” della FIC distingue chiaramente tra le regate valide per le classifiche e le “manifestazioni promozionali”, per le quali possono essere proposti tipi di imbarcazioni e categorie di vogatori differenti, con una maggiore flessibilità. Esiste anche un “tesseramento promozionale” che non è valido per l’attività agonistica disciplinata dal Codice di Gara, a sottolineare la separazione tra l’ambito puramente competitivo e quello promozionale.
  • Regolamento Flessibile e Inclusivo: I regolamenti specifici per i Campionati Italiani Master presentano elementi di flessibilità non comuni nelle regate ordinarie. Ad esempio, è prevista la possibilità di accorpare categorie di età diverse in caso di un numero esiguo di iscritti. Inoltre, la mancata assegnazione del titolo di Campione d’Italia qualora non vi siano almeno quattro equipaggi in partenza è una norma che privilegia la competizione effettiva rispetto alla mera formalità del titolo, incoraggiando una partecipazione numerosa.
  • Focus sulla Partecipazione e sullo “Star Bene”: L’approccio della FIC verso il mondo Master è orientato a valorizzare gli aspetti sociali, di benessere fisico e di sana competizione. Si vuole creare un ambiente in cui ex-atleti di altissimo livello possano gareggiare a fianco di amatori che hanno scoperto il canottaggio in età più avanzata. Un agonismo troppo spinto, con le relative pressioni per il risultato a tutti i costi, potrebbe scoraggiare questa componente amatoriale, che rappresenta il cuore del movimento Master.