Pubblichiamo le risposte di Davide Tizzano, qui trovi le risposte di Giuseppe Abbagnale
Inviammo in forma scritta le nostre domande il 22 ottobre 2024.
Quale è la tua valutazione su di un settore, master, che negli ultimi 15 anni ha visto uno sviluppo eccezionale ed in particolare la categoria femminile?
Davide Tizzano: Analizzando i dati a disposizione, pubblicati dalla FIC, si evidenzia che il Canottaggio ha delle variazioni rispetto all’utenza riferito al periodo 2016 – 2022. Da una parte c’è una grossa contrazione delle agonistiche giovanili, quindi i praticanti si sono ridotti notevolmente, mentre la categoria Master ha guadagnato spazi importanti come evidenziati dal settore femminile.
In sostanza abbiamo una Italia divisa in varie aree geografiche dove molti continuano e migliorano l’attività agonistica di base, altri ripiegano, se così si può dire, su attività alternative quali sono i giovani fino a quindici anni ed attività over 27 che sono i master nelle varie categorie. Abdicando di fatto ad un canottaggio che vuole proporre la categoria juniores e, ancor di più, la categoria Under 23; poi pronunciando la parola categoria assoluta per una società privata diventa quasi una barzelletta perché , se andiamo a vedere, i numeri dei senior under 30 sono veramente pochi, ne contiamo, forse, duecento in tutta Italia.
Questo purtroppo è un dato , d’altra parte è un segnale positivo perché c’è interesse da parte di chi si avvicina al canottaggio come neofita e quindi probabilmente merita attenzione questo fenomeno che sta esplodendo in particolare nelle donne soprattutto nelle over 40 che trovano nel canottaggio una dimensione divertente all’insegna del benessere sia fisico che mentale.
Credo che valga la pena utilizzare questa leva:
- Per aumentare i tesserati
- Per organizzare in maniera strutturata delle attività
In ogni caso i Master vanno considerati degli atleti e non ricordarsi di loro quando ci sono le votazioni ogni quattro anni, spesso accade così e non mi sembra che ci sia stato un grosso impegno per valorizzarli, anzi talvolta vengono un po’ demonizzati e ghettizzati.
La mia visione e quella della mia Squadra è di valorizzare al massimo questo movimento e soprattutto includerlo nel discorso internazionale perché, probabilmente ospitare i master di altre nazioni può diventare una alternativa anche redditizia per quei Club che hanno bellissime sedi, in luoghi incantevoli ma hanno difficoltà economiche, quindi abbiamo inserito nel programma un team “Master Italia Team” che è un punto importante nel mio programma.
Si può parlare di un sostegno economico derivante dalla attività dei master del quale non si può fare a meno per tenere in vita le manifestazioni regionali?
Davide Tizzano: Sì, questo va nella direzione di quanto abbiamo parlato prima, c’è una contrazione fortissima della categorie delle categorie storiche ovvero juniores e under 23, e quindi c’è una desertificazione delle gare regionali che , grazie ai master, riescono a mantenere un decoro minimo, altrimenti sembrerebbero delle gare fantasma. Certamente si può parlare di sostegno, tant’è vero che tutti cercano di accaparrarsi i campionati italiani master in quanto la quota di iscrizione è un po’ più cospicua. Oggi un organizzatore di una gara regionale non può fare a meno dei master.
Recentemente le gare master hanno visto abolita l’applicazione degli handicap nelle competizioni nazionali. In considerazione del fatto che altre federazioni, non di certo meno blasonate di quella italiana, continuano ad applicare gli handicap, ritieni che sia il caso di approfondire l’argomento soprattutto perché la mancanza degli handicap penalizza i master over 65?
Davide Tizzano: Sicuramente va fatta una differenziazione, immaginare degli handicap in una piscina o in un campo di atletica leggera è più facile, creare delle partenze a tempo dove non ci sono i barchini o una postazione fissa in partenza è un’altra cosa. Questo aspetto lo si può considerare superato dal momento che si ridefiniscono le categorie e probabilmente con una sorta di regolamento ad hoc dove si cerca di favorire l’inclusione con assimilazione di velocità. In ogni caso possiamo sicuramente parlarne, ma non è una cosa che farei io con il mio gruppo ma chiederei ai master stessi una sorte di sondaggio per capire bene quali sono le richieste; io ne sento di tutti i colori ed ogni volta, a seconda dell’ età, cambiano le necessità da un anno all’altro ,quindi bisogna essere cauti e trovare una quadra che possa accontentare quasi tutti, perché la regola per mandare tutto a quel paese, è provare ad accontentare tutti e comunque. Detto questo io, vorrei omogeneizzare i criteri delle categorie in base alle categorie internazionali perché è la cosa più rapida, veloce ed intuitiva.
La gestione dell’attività master vede la partecipazione in seno alla Federazione di una Commissione nominata dalla Dirigenza Federale. Sarebbe più democratico se i membri della Commissione si candidassero e venissero eletto dalla base?
Davide Tizzano: Chi lo vieta? Perché non si candidano in quota dirigenti , in quota atleti? Non è precluso ad alcuno. Se parliamo di nomina è diverso, attualmente nella commissione master c’è un responsabile e due membri, questa potrebbe essere allargata. Uno si propone per la nomina ma non si candida.
Negli ultimi anni unitamente alla crescita del movimento master, si è visto un aumento considerevole del numero dei master over 65,sarebbe opportuno istituire una quarta categoria nelle gare di fondo e di Coastal Rowing?
Davide Tizzano: Over 65? Questa è una questione che si vedrà nel dettaglio , e per quanto riguarda le tre categorie , di cui tu mi stai chiedendo anche se, come dici, non è una domanda prevista, le norme “ad nationem” saranno eliminate, saranno applicate quelle internazionali e l’Italia non sarà diversa dalle altre nazioni. Tutte queste varianti non ci saranno più. L’importante per l’assegnazione di un titolo , o per lo meno per la disputa di una gara ci devono essere almeno quattro iscritti per categoria altrimenti non si disputa. Fare i campionati italiani con due iscritti mi sembra ridicolo, non esiste proprio; una regola che vale per tutti. Faciliteremo la partecipazione alle gare con delle categorie open e mix, per il quattro e l’otto si potranno fare dei misti societari che assegnano il titolo italiano.
Il definire PROMOZIONALE la attività master consente lo svolgere del Campionato Italiano Master anche su un campo di regata non omologato per un campionato italiano. Sarebbe opportuno eliminare questo aggettivo?
Davide Tizzano: Questo problema sarà studiato a livello statutario e regolamenti attuativi, nello specifico mi sento impreparato, non sono un fenomeno e non lo voglio fare, forse qualche altro presidente sarà in grado di darti una risposta, in questo caso mi devo confrontare con la norma e la devo studiare; probabilmente se è una cosa che non serve la toglieremo.
Saresti favorevole che anche il Canottaggio potesse avere un CAMPIONATO DEL MONDO MASTER come avviene in moltissimi altri Sport?
Davide Tizzano: La mia risposta è “mi piace come è” , se ci sono 112 nazioni che partecipano e nessuno lo chiede forse è giusto. E’ un grande Festival e c’è meno esasperazione.