Il mare, amico di tutti i canottieri, purtroppo non riserva solo momenti di relax e di divertimento.
Oramai tristemente siamo quasi assuefatti alle continue notizie di tragedie che si stanno consumando nel nostro Mediterraneo, e le notizie nella quasi totalità dei casi si fermano al conteggio di morti e o dispersi e poi non si sa più nulla di quanto può essere legato a questi tragici eventi.
Anche quattro anni fa successe una tragedia del mare e vi fu una sola vittima che non era una migrante ma una che andava in vacanza ed ebbe la sventura di imbarcarsi su di un aliscafo che andò a schiantarsi sulla scogliera del porto di Trapani.
Perchè racconto questa storia?
Perchè chi morì era la sorella di una mia amica giornalista che non si è mai arresa al silenzio ed al disinteresse di tanti per la morte di sua sorella.
Amoremare è, nel suo piccolo, una testata giornalistica che non vuole che i fatti che racconta debbano diventare solo notizie ma cerca di seguirli finchè giungano alla loro conclusione ed allora in questo caso ha raccolto l’appello di Serena Romano sperando di poter contribuire a raccontare un giorno un epilogo di questa tragica storia legata ad un mare di agosto che ha spento , e per sempre, il sorriso di una persona.
Paolo Caracciolo di Brienza