Il titolo riporta quanto comunicato da Marco Finocchiaro nella sua lettera che pubblico in attesa di un comunicato ufficiale del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia.
LIBERALIZZAZIONI QUOTE D’ISCRIZIONI REGATE.
Le liberalizzazioni sono un tema d’attualità nella politica nazionale, ma anche nel canottaggio, almeno nel mondo master.
Mentre la Federazione centrale va in una direzione non comprensibile, con un aumento non giustificato delle quote d’iscrizione alle gare nazionali, in alcuni Comitati regionali si ha il coraggio di adattare le regole alla realtà quotidiana del nostro sport, fatto sicuramente di grandi sacrifici e piccole soddisfazioni.
Alcuni giorni fa su Amoremare è stato dato ampio risalto al Comitato Lazio che ha deciso di mantenere invariate le quote d’iscrizione alle regate master di 12 Euro rispetto alla quota nazionale di 14 Euro.
Anche il Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia ha deciso di mantenere invariate le quote d’iscrizione che sono uguali per tutte le categorie dagli allievi ai master e che sono di 3 Euro atleta/gara. Questa è vera liberalizzazione dove tutti gli atleti sono considerati uguali senza discriminare nessuno!
Il Comitato Friuli Venezia Giulia, inoltre negli ultimi anni, ha dimostrato grande attenzione per il mondo master, considerandolo un valore aggiunto per le società e per il canottaggio. Sono state patrocinate regate come la Traversata Portorose – Muggia, riservata alla sola categoria master, e l’ultimo esempio in ordine d’eventi è il sostanzioso contributo elargito per le esose tasse d’iscrizione agli Europei Master di Lignano.
Da parte mia e parlo anche a nome della mia società mi sento di ringraziare pubblicamente il Presidente Crozzoli, il segretario D’Ambrosi e tutto il Consiglio Direttivo del Comitato Friuli Venezia Giulia. Ultimo consiglio al Comitato: prevedere anche nei campionati regionali il titolo master regionale.
Un’ulteriore considerazione deriva dal fatto che la nostra regione di confine si confronta da sempre con altre realtà e per noi è più facile raggiungere Lubiana, Zagabria o Vienna, rispetto Roma. Di conseguenza noi master, che non portiamo punti a nessuno e che le trasferte ce le paghiamo, siamo molto attenti a scegliere le regate dove possiamo divertirci e fare anche del sano agonismo, dove possiamo spendere meno e con meno burocrazia (vedi regole vessatorie che ci costringono a scegliere in quale categoria gareggiare a livello nazionale e che penalizzano le piccole società).
Concludendo, nella nostra regione abbiamo un senso profondo dello stato e delle istituzioni, anche perché oltre a sentirci italiani ci sentiamo parte integrante di un’Europa senza confini e dove le liberalizzazioni sono state attuate già da tempo.
Cordiali Saluti
Marco Finocchiaro